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SHard Skills cosa sono e perché sono importanti nell’Hospitality

SHard Skills: cosa sono e perché sono importanti nell’Hospitality

Parlare di Soft Skills oggi non è più così inusuale. Sono così chiamate perché messe – almeno all’inizio della loro comparsa sui trattati – in contrapposizione con le hard skills.

Mutuando il linguaggio dall’informatica tra hardware e software con Hard Skills si intendono tutte quelle capacità tecniche legate al proprio lavoro, per soft tutto ciò che non lo è.

Definizione Soft Skills

Non esiste una definizione univoca e universalmente riconosciuta.
Secondo il Collins English Dictionary, le soft skills sono quelle qualità “desiderabili” in certe forme di impiego che non dipendono dalla conoscenza acquisita. Includono: buon senso, abilità di rapportarsi alle persone e un atteggiamento positivo e flessibile.

Un punto di riferimento in tal senso è senza dubbio Golemann con il suo manuale “Intelligenza Emotiva” che non potete non leggere almeno una volta nella vita.

Tre motivi per valorizzare le Soft Skills in Hospitality

Eppure le soft skills sono molto importanti per le aziende dell’Hospitality, almeno per 3 buoni motivi:

  1. Incrementano la produttività del 12%e genera un 250% di ROI (Return on investment). Inoltre, stando a uno studio di Hay Group, i manager che sono leader e integrano nel proprio approccio una serie di soft skills, possono favorire un aumento delle performance del proprio gruppo fino al 30%.
  2. Sono difficili da trovare e da insegnare. Già nel 2016 Linkedin riferiva che quasi il 50% dei Manager dichiarava la propria difficoltà nel trovare le soft skill.
  3. Sono fondamentali nel Digital Trasformation. L’IDC [International Data Corporation] nel suo “Future of Work” afferma come l’automazione “porterà l’uomo a distinguersi dalle macchine investendo su nuovi valori e competenze come l’immaginazione, la creatività e l’empatia”. L’Oxbridge Academysostiene che, grazie alla tecnologia, i compiti che richiedono di avere delle hard skills caleranno, mentre emergerà l’importanza delle soft skills. A supporto della sua argomentazione, cita uno studio del Deloitte Access Economics, secondo cui entro il 2030 due terzi dei lavori in Australia si baseranno sulle soft skills.

Per queste ragioni nel 2016 ho fondato Coaching For Hospitality perché credevo, e lo credo con ancor più convinzione oggi, che senza le Soft Skills non si va lontano.

La prima edizione della Masterclass di Revenue Emotivo 24 l’ho dedicata interamente alle soft skills. Mi sono reso conto, però, che si correva il rischio di essere troppo “intangibili”. E allora ecco perché oggi vi propongo le “SHard Skills” Soft + Hard dedicate interamente all’Hospitality.

Cosa sono le SHard Skills?

Se è vero, come è vero, che senza le Soft skills non si va lontano, ed anche vero che occorre poggiarle su Hard Skills ben solide.

Per questa ragione che nell’edizione 2022 del 10-12novembre prossimi a Firenze ho ideato un format che faccia dialogare Soft & Hard Skills, da qui shard skills.

Budgeting, Numbering, unita a Leadership e Comunicazione Efficace, Vendita di Prodotti Ancillari. Un programma che vuole scovare il Revenue Nascosto tra le piaghe dei numeri e lo vuole valorizzare con le competenze trasversali.

Un capitolo importante sarà dedicato alla comunicazione sia intra gruppo di lavoro che extra gruppo di lavoro verso i clienti.

Una comunicazione efficace pone le proprie basi sulla conoscenza del prodotto per poi “stressarne” tutti gli aspetti per arrivare così alla migliore vendita possibile.

Come bilanciare soft skills e hard skills?

Nel mondo Hospitality di oggi, soprattutto quando si parla di recruiting, i responsabili HR si trovano spesso a dover “scegliere” tra soft skills e hard skills nel momento di selezionare i propri collaboratori.

Rispetto al passato è evidente il crescente interesse nei confronti delle capacità interpersonali dei candidati, rispetto alle loro capacità tecniche.

A prescindere da tutto, le soft skills e le hard skills dei lavoratori dovrebbero completarsi a vicenda per poter far sì che l’insieme totale delle abilità presenti in azienda sia bilanciato.

C’è un mezzo oggettivo, però, che può orientare gli imprenditori e le aziende nella selezione dei collaboratori: è la certificazione delle competenze.

Come Coaching For Hospitality aiutiamo da sempre le aziende in questo delicato processo di selezione offrendo strumenti per valutare il Curriculum dei candidati, ma altresì dei fornitori.

La Leadership non può che venire dalla competenza, ed è proprio il raggiungimento di questo potenziale da parte di ogni collaboratore la mission che mi sono dato.

Se questi temi ti interessano chiamami o scrivimi ai numeri che trovi nei contatti.

Ti aspetto alla masterclass

Il tuo Innovation Coach

Roberto Boccacelli

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